Fico


Fico

Si conoscono oltre 800 specie di Fico, diffuse in tutto il mondo, circa 500 delle quali in Asia e Australia, e oltre 100 in Africa, altri in Oceania. Il Fico è un albero frutto originario dell’Asia occidentale, e molto diffuso nell’area mediterranea. In Italia è presente da moltissimo tempo soprattutto in Puglia, Campania e Calabria. Appartiene alla famiglia delle Moraceae, genere Ficus, specie: Ficus carica L. E’ una pianta molto resistente alla siccità e vegeta nelle regioni della vite, dell’olivo e degli agrumi. Non resiste a -10°C; teme i ristagni idrici e ama i terreni freschi, profondi e ben dotati di sostanza organica. La specie del Fico è presente in due forme botaniche che possono essere definite come piante maschio e piante femmina, dato che la prima produce il polline con frutti non commestibili, mentre la seconda (il fico comunemente detto) produce frutti commestibili.

La specie di Fico più nota nel bacino del Mediterraneo ed in Asia Minore è il Ficus carica o fico domestico, coltivato anche in Italia per la produzione del frutto consumato fresco, o essiccato. Il Ficus carica è la specie di Ficus maggiormente adatta al clima freddo. Il fico domestico è caratterizzato da un apparato radicale molto espanso e superficiale, tronco robusto, con corteccia liscia grigiastra, che può raggiungere gli 8 metri di altezza, rami deboli, con gemme terminali di forma appuntita portanti foglie tri-pentalobate, rugose. All’ascella di quelle poste all’apice del ramo sono inserite le gemme a fiore che, schiudendosi, danno origine a un’infiorescenza, detta siconio, formata da un ricettacolo carnoso, al cui interno sono inseriti solo fiori unisessuali, provvista di un foro, detto ostiolo, in posizione opposta rispetto all’inserzione del ramo.

Fico: il frutto

Il fico domestico presenta solo fiori femminili longistili e produce due tipi di frutti:

  • fioroni o fichi primaticci: si formano in autunno, maturano nella tarda primavera dell’anno successivo e presentano fiori femminili sterili;
  • fichi veri: si formano in primavera, maturano a fine estate dello stesso anno e portano fiori femminili fertili o sterili a seconda della varietà.

La formazione del frutto può avvenire sia per partenocarpia che mediante fecondazione; in quest’ultimo caso la fecondazione, detta “caprificazione”, è assicurata dall’imenottero Blastophaga psenes.

Nel caprifico, invece, sono presenti sia fiori maschili che femminili e, a seconda del periodo, si possono formare:

  • mamme (prodotti nel periodo invernale con solo fiori femminili abortiti;
  • profichi (prodotti in primavera con fiori femminili abortiti e fiori maschili in prossimità dell’ostiolo);
  • mammoni (presentano all’interno fiori femminili sterili e fertili oltre a quelli maschili).

Gli acheni, cioè i veri frutti, sono riuniti in un siconio carnoso. Il comune frutto edule è il siconio delle sole cultivar femminili. La forma è variabile, da sferico appiattita a piriforme-allungata. Il colore della buccia è bianco-verdastro e nero.

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